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venerdì 27 novembre 2015

Il curriculum ? Nel cestino La selezione è in un videoIl curriculum ? Nel cestino La selezione è in un video

Vuole azzerare l’uso del curriculum vitae perché, ne è convinto, non serve oramai a nulla. «Sette secondi, non di più, è il tempo che le aziende dedicano a leggere i cv dei candidati», afferma Alessio Romeo, l’ingegnere di 39 anni che nel 2013 ha lanciato Face4Job http://it.face4job.com/ . Una piattaforma innovativa che sta cambiando le regole nel rapporto tra aziende che vogliono assumere e giovani (soprattutto) in cerca di un posto. Romeo assicura: oggi per i candidati, a fare la differenza sono l’intraprendenza e il talento. Ecco perché su Face4Job il meccanismo di reclutamento, tutto digitale e a distanza, riduce al minimo le parole. I candidati non devono caricare documenti in formato word o pdf, ma dopo aver compilato i campi canonici (anagrafica, studi fatti, competenze), entrano nella graduatoria dei talenti. Spiega Romeo: «Chi cerca un posto di lavoro deve darsi anche un voto rispetto ad alcune qualità come la capacità di essere un leader, di saper lavorare in team, avere doti comunicative, essere creativi. Oggi questo chiedono le aziende: persone che sappiano dimostrare quanto valgono concretamente».

Dopo questa prima fase, individuata una lista di possibili candidati, scattano i colloqui di selezione. Però, invece che incontri fisici, tutto avviene attraverso i VideoTalent: i ragazzi rispondono alle domande con video della durata di un minuto ciascuno, fino all’ultimo incontro, un vero faccia a faccia tra il reclutatore e il candidato. Che però non si stringeranno la mano, perché, ancora una volta, tutto avviene in streaming sulla piattaforma. Ciascuno comodamente a casa propria. «Abbiamo eliminato ogni intermediario, come agenzie interinali o cacciatori di teste. Sul sito, l’incontro avviene in base alle reciproche necessità: non ci sono algoritmi che creano strane classifiche dei candidati», spiega il numero uno della società. Che sta raccogliendo numeri interessanti, anche dal punto di vista dei risultati economici: al sito sono iscritti 300 mila candidati che, tra l’altro, possono leggere le offerte di lavoro pubblicate online da circa 7 mila aziende, a partire dall’Italia e in giro per il mondo. L’iscrizione per loro è totalmente gratuita, mentre le società pagano il pr
ocesso di selezione dei VideoTalent con un meccanismo simile alle carte prepagate dei telefoni, quindi a scalare. «Contiamo di chiudere il bilancio di quest’anno con un fatturato poco sotto il milione di euro, mentre ogni mese le pagine visitate sono circa sei milioni. In crescita», afferma l’ingegnere, che da sempre ha il pallino dei numeri.

Figlio di due insegnanti di matematica, infatti, Alessio si è laureato in ingegneria a Palermo, con il vecchio ordinamento, a 23 anni. Ha vinto un concorso ed è entrato nel Corpo ingegneri dell’Esercito a Firenze per uscirne, sottotenente, un anno dopo. Nella città toscana viene subito assunto alla storica Pignone, passata nel frattempo sotto le insegne del colosso multinazionale americano General Electric. Come mai? «Volevo guadagnare più soldi», ammette candidamente Romeo. Che inizia così una carriera da manager globetrotter in giro per il mondo (da Doha a Kuala Lumpur) su piattaforme petrolifere e strutture di perforazione. Ma la svolta, la lampadina che si accende come dice lui stesso, e lo porterà a fondare Face4Job, arriva quando, rientrato in Italia e cambiato di nuovo lavoro, l’ingegnere palermitano si trova a dover reclutare giovani talenti di una startup nel settore energetico. «Per trovare le persone ho utilizzato i classici portali, gli head hunter, le agenzie interinali - spiega -, con un approccio massivo: arrivavano valanghe di curriculum. Ma io cercavo veri talenti. Inoltre, anche il meccanismo dei video cv mancava della giusta riservatezza nel rapporto tra imprese e candidati». Così ha deciso di crearsi una piattaforma del tutto innovativa. Le novità non si fermano qui. Sulla rampa di lancio 2016 ci sono lo sbarco nella City con l’apertura di una sede a Londra che gestirà il business in Russia e Medio Oriente, poi la partenza di Channel4job, canale televisivo che andrà (tra le altre) sulla piattaforma di Sky. Infine, Romeo sta preparando il lancio di un social network: funzionerà come un sistema interattivo (impresa-candidato) e di gioco, ma con un obiettivo serio: giudicare come le persone interagiscono di fronte a situazioni concrete e quali competenze o requisiti tirano fuori. 

http://www.corriere.it/italia-digitale/notizie/italia-digitale-curriculum-cestino-selezione-un-video-e8bfdef0-94de-11e5-b54c-257f4e9e995d.shtmlnde che assumono.


giovedì 26 novembre 2015

Wiggio: una piattaforma on-line gratuita per il lavoro di gruppo


Wiggio: una piattaforma on-line gratuita per il lavoro di gruppo

I software per la collaborazione di gruppo (groupware) sono sempre più diffusi sia in ambito aziendale sia didattico e ciò grazie al fatto che rendono più facile e più efficiente il lavoro cooperativo del team.
Nati per girare sui server aziendali, i software stanno evolvendo verso il paradigna dei servizi on-line dove la società produttrice del groupware offre un srvizio on line che consente agli utenti di lavorare in gruppo da qualunque dispositivo collegato a Intenet.
La maggior parte di questi servizi sono a pagamento e questo vale anche per piattaforme open-source per le quali è possibile scaricare gratuitamente il software da installare sui propri
server, mentre per l'utilizzo on line è, quasi sempre, richiesto un canone. In alcuni casi è possibile testare il software per un periodo limiato o usarlo solo per un numero limitato di utenti (cinque o dieci).
In questo post vi presento uno dei pochi grupware on-line completamente gratuito e completo. Si chiama wiggio (le prime tre lettere stanno per work in group le altre tre sono solo per rendere il nome pronunciabile) e lo traovate all'indirizzohttp://wiggio.com.
Wiggio consente di effetturae incontri virtuali anche per videoconferenza, creare liste delle cose da fare ed assegnare compiti, inivare e-mail e messaggi di testo e vocali, gestire eventi attraverso un calendario condiviso, effettuare sondaggi in tempo reale, caricare e gestire file in una directory condivisa ed il tutto è free.
Sotto il video di presentazione di wiggio, mentre il blog lo trovate qui.
Provatelo!

Le 10 regole BBC per la video didattica

L’utilizzo dei video nella didattica è una scelta sempre più estesa, non solo perchè risulta essere il formato più diffuso nel web ma anche perchè risponde alla necessità di innovare percorsi didattici tradizionali a volte poco interessanti e coivolgenti. A detta di molti pedagogisti psicologi e teorici dell’apprendimento è necessario variare continuamente i propri stili di insegnament
o, integrando nuovi metodi e nuove tecnologie, tenendo conto dei diversi stili di apprendimento di platee di studenti sempre più eterogenee.

L’utilizzo di video nella didattica è un modo semplice per iniziare a rendere le lezioni un’esperienza più coinvolgente e utile per chi ascolta. Vediamo 10 step fondamentali per procedere in tal senso, individuati da BBC Active, il dipartimento editoriale diBBC video for learning.

1. Selezione delle risorse online: il web è ricco di contributi video provenienti da fonti più o meno autorevoli, prima di scegliere quello fa al caso vostro è utile guardarne diversi per comprendere se fino in fondo il video sia adatto all’utilizzo.


2. Question etica: è importante ricordarsi di citare sempre la fonte del video che si sceglie, rispettando le policy di utilizzo, prima di effettuare un download capire se il video può essere utilizzato o meno in aula e quali sono le eventuali restrizioni di utilizzo.

3. Durata: numerose sono le ricerche che dismostrano come la durata media di attenzione di un utente va dai 7 ai 15 minuti,per cui è una buona idea selezionare brevi clip del video scelto piuttosto che mostrarlo per intero. Partendo dalla selezione diuna o due brevi sequenze si può poi discutere in aula dei contenuti. Le risorse video dovrebbero essere utilizzate per illustrarei punti salienti del discorso.

4. Dedicare del tempo all’introduzione della risorsa video: è importante introdurre alcuni dei temi principali che saranno mostrati nella risorsa video ed evidenziare i passaggi chiave su cui si desidera attirare l’attenzione degli studenti. In questo modo durante la visualizzazione del video, la platea si concentrerà sulle informazioni più rilevanti.

5. Far lavorare gli studenti durante la proiezione video: una buona prassi è rendere interattivo il momento di visualizzazione dei video, ad esempio potrebbe essere utile realizzare dei brevi quesiti da sottoporre agli studenti, interrompendo il video, in modo da non lasciarli ad una visualizzazione passiva del filmato.

6. Permettere agli studenti di riflettere su ciò che hanno visto: dopo la proiezione del video, risulta utile organizzare momenti di riflessione con gli studenti. Ad esempio attraverso la discussione dei punti chiave tra piccoli gruppi oppure la discussione delle risposte ai quesiti realizzati in classe.

7. Importanza della qualità tecnica: verificare le specifiche tecniche dell’aula e delle attrezzature che si utilizzeranno durante la proiezione dei video.

8. Utilizzo dei video come ripasso: gli studenti avranno modo di riguardare il video in altri momenti della giornata, rendendo facoltativa la necesità di mostrare il video nella sua interezza durante la lezione.

9. Lavori di ampliamento: l’utilizzo di video può stimolare la preparazione di una discussione strutturata in aula, in modo da organizzare in maniera più efficiente il tempo in classe.

10. Per evitare lo stress: assicurarsi che il materiale venga verificato prima della video-proiezione, al fine di evitare lo stress di chiedersi se tutto funzionerà o meno.

lunedì 2 novembre 2015

La psicoterapia è un trattamento biologico


di Patrizia Mattioli | 27 ottobre 2015

Si ritiene generalmente che la psicoterapia vada bene solo per problemi che hanno una base psicologica, mentre per i problemi legati allo scompenso di sostanze cerebrali siano indicate solo le cure farmacologiche.

E’ uscito qualche giorno fa su Stateofmind un articolo molto interessante sui rapporti tra psicoterapia e modificazioni neurali, ne voglio riassumere qui il concetto principale. Il mio naturalmente è un interesse di parte, ma magari è utile anche a chi è meno “di parte” di me.

Alcune ricerche scientifiche evidenziano che la psicoterapia produce modificazioni nel cervello, esattamente come un agente chimico. Negli ultimi anni le neuroscienze hanno studiato approfonditamente quella che viene chiamata plasticità neurale,cioè la capacità del cervello di modificarsi sia durante lo sviluppo che da adulto, a seguito di esperienze e influenze ambientali, pensiamo per esempio ai processi di apprendimento e di memoria.

Ogni comportamento umano è il risultato di un processo di apprendimento, anche le azioni più automatiche comportano il coinvolgimento del sistema nervoso centrale che riceve le informazioni dall’ambiente le confronta con le informazioni già presenti e le conserva attraverso la memoria.

L’apprendimento di qualcosa di nuovo lascia una traccia nel sistema nervoso. Qualsiasi processo mentale di natura psichica o relazionale, è il risultato dell’attività dei neuroni cerebrali e viceversa, qualsiasi esperienza o cambiamento dei processi psicologici e cognitivi va a modificare la struttura del nostro cervello.

La psicoterapia è una fonte di cambiamento perché stimola la costruzione di punti di vista alternativi, di modi nuovi di pensare e conseguentemente di comportarsi. È quanto sostiene Eric Kandel, psichiatra statunitense premio Nobel per la medicina e fisiologia, egli considera la psicoterapia un trattamento biologico a tutti gli effetti. Secondo Kandel l’apprendimento genera nel cervello nuove condizioni, modificando l’encefalo provoca un rafforzamento dei legami tra i neuroni (sinapsi).



Il cervello può essere modificato, le esperienze, il pensiero, la memoria e l’apprendimento possono modificarne la struttura. La mente è perciò il risultato del rapporto che si crea tra processi neurofisiologici e esperienze di vita.

La riduzione di una sofferenza psicologica o di una psicopatologia può essere dunque ottenuta con la psicoterapia anche nei casi classicamente trattati farmacologicamente, sicuramente nei disturbi d’ansia e dell’umore che sono i disturbi più studiati dalla psicoterapia cognitivo comportamentale.






http://www.stateofmind.it/2015/10/plasticita-neurale-psicoterapia/

lunedì 12 ottobre 2015

Comunicazione paraverbale

Tono di voce: la parte emozionale di quel che diciamo – Idee 142

C’è un aspetto di tutto quanto diciamo o scriviamo, e di tutto quanto ascoltiamo o leggiamo, che ne influenza in maniera sostanziale l’efficacia, la credibilità, la forza, la memorabilità. È ciò che viene definito “tono di voce”.

LA MACCHINA CHE CI FA PARLARE. La voce che ciascuno di noi ha è una faccenda di polmoni, corde vocali, laringe, bocca, denti, lingua… una complicata macchina per parlare.
I polmoni pompano aria, e l’intensità della voce (dal sussurro all’urlo) dipende da quanta aria viene pompata. L’aria fa vibrare le corde vocali, che producono suoni di diversa frequenza: dalla lunghezza e dalla tensione delle corde vocali deriva la qualità della voce (gli uomini hanno corde vocali più grosse e voci più gravi delle donne o dei bambini).
Il tono e il timbro (squillante, cristallino, roco…) invece, sono modulati soprattutto dalla laringe. E le parole articolate si formano ancora dopo, tra labbra, denti, lingua. Tutto questo complesso apparato viene guidato dall’area cerebrale di Broca.
Una scoperta recente, e assai affascinante, riguarda il fatto che, anche quando articoliamo un pensiero in silenzio, il nostro cervello “pensa” attraverso i suoni.

TONI CARISMATICI. I leader politichi che parlano con voci più profonde vengono percepiti come più carismatici e determinati. Gli uomini li considerano più dominanti, le donne più sexy, ma la percezione cambia anche da paese a paese e da cultura a cultura. È la BBC a raccontarlo, riprendendo un recente studio dell’Università della California.

Per esempio, i francesi preferiscono una tonalità media, che viene percepita come più prudente, calma e affidabile. Gli italiani preferiscono una tonalità più bassa, percepita come più determinata (e anche come più autoritaria e minacciosa: vi ricordate la voce rotta, sussurrata e profonda di Marlon Brando che interpreta Il Padrino? Qui in lingua originale).
Le caratteristiche interiori di un politico vengono sempre percepite attraverso il tono di voce che usa, racconta Rosario Signorello, che conduce la ricerca.
Signorello mette a confronto le voci del brasiliano Lula da Silva (profonda e autoritaria), dei francesi Hollande (uniforme, lenta e con lunghe pause rassicuranti) e Sarkozy (poche pause e frequenti cambi di tono, che trasmettono dinamismo). Ma ha cominciato anni prima, analizzando i cambiamenti intervenuti nella voce di Umberto Bossi. Prossimamente Signorello si dedicherà alle voci delle donne della politica: sarà interessante scoprire se trova delle differenze nella percezione, o se le regole valgono per tutti.
Del resto già nel 2012 alcuni ricercatori canadesi provano a manipolare la tonalità della voce dei leader politici, rendendolo più profondo o più acuto, e scoprono che il favore degli ascoltatori e il loro orientamento di voto si modificano di conseguenza.

MODULARE LA VOCE. In realtà tutti noi, quando parliamo e in maniera più o meno consapevole, moduliamo la nostra voce: una voce del tutto uniforme appare robotica. Per esempio, calibriamo il volume (l’intensità) della voce non solo in relazione alla condizione e alla distanza di chi ci ascolta, ma anche in base alla nostra condizione emotiva.
Soprattutto facciamo in modo che il tono che usiamo sia congruente con la qualità emozionale del messaggio che vogliamo trasmettere: una frase semplice come “ti stavo aspettando” può essere detta in mille toni, che possono trasmettere mille coloriture emozionali diversi, da “che gioia vederti”, a “bene, adesso che sei qui, datti da fare” a “fortuna che sei arrivato!” a “sono infuriato e vorrei strangolarti con le mie mani” a “sei inaffidabile e non cambierai mai”.
L’incapacità patologica di usare un tono di voce congruente con quanto si sta dicendo si chiamaparafonia.

TONO DI VOCE E COMUNICAZIONE INTERPERSONALE. Non si tratta soltanto di strillare o sussurrare: il concetto di “tono di voce”, nell’ambito della comunicazione e al di là della fisiologia, oggi si applica in senso esteso alla maniera speciale in cui noi diciamo tutto quello che stiamo dicendo, o percepiamo tutto quello che qualcun altro dice, in base alla sua maniera speciale di dirlo.

Il tono di voce è cruciale nella comunicazione interpersonale: basta immaginare che cosa succede se, all’interno di una coppia, il tono di voce che Mario usa per esprimere “sono esausto” viene percepito da Maria come “non mi importa niente di te”. Ma anche nelle interazioni sul luogo di lavoro il giusto tono di voce – lo ricorda il Washington Post – è importante.
Il tono di voce è anche una parte fondamentale (e troppo spesso trascurata) di qualsiasi progetto di comunicazione, individuale o collettivo, aziendale, istituzionale politico, proprio perché riguarda le emozioni che trasmettiamo, e le conseguenti risposte emozionali.

..

IL MAMMESE: UN TONO DI VOCE SPECIALE. È il modo tipico in cui le mamme istintivamente parlano ai bambini piccoli: tonalità più acuta della norma, frasi semplici e scandite, coloritura emotiva più accentuata eee… prendi il cappottino… su, da bravo… bello il cappottino… che ti tiene caldo caldo caldo… adesso… coi bottoni lo ab-bot-to-niamo… fino in fondo…
Il mammese, lo ricorda il New Yorker, è “dinamite per lo sviluppo del linguaggio”: cattura l’attenzione dei più piccoli come una calamita. È al centro di un interessante progetto americanoper migliorare la competenza linguistica (e la possibilità di essere, crescendo, scolari migliori) dei bimbi provenienti da famiglie disagiate.
Il mammese si può usare non solo per parlare, ma anche (altra cosa importantissima) per leggere ai bambini e, naturalmente, possono parlarlo non solo le mamme, ma anche i papà, i nonni e tutti quanti girano per casa.


LA SCRITTURA HA UNA VOCE? Certo che ce l’ha. Ed è opportuno che sia riconoscibile, e che la voce di ogni testo rafforzi, e non contraddica, quanto il testo sta dicendo.
“Trova la tua voce!” è l’appello che si sente ripetere spesso nei corsi di scrittura. E, in effetti, è proprio il tono di voce ad aggiungere alla scrittura creativa peso, rilievo e valore. E ancora: vi basta comprare cinque quotidiani (o andare su cinque diversi siti di notizie) nello stesso giorno per scoprire quanto ciascuna testata abbia un tono di voce tipico e riconoscibile, e quanto questo orienti l’interpretazione dei fatti. Ma l’argomento merita un articolo a parte e, prometto, lo riprenderò a breve. Intanto, se avete domande o curiosità scrivetele nei commenti: farò del mio meglio per rispondere a tono




http://nuovoeutile.it/

mercoledì 15 luglio 2015

Imprenditore // Entrepreneur // Emprendedor




Es complicado, debido a la cantidad de aplicaciones que hay en el mercado, el poder extraer un listado de las mejores herramientas gratuitas para emprendedores, ya que en función de la tipología del negocio va a necesitar más un tipo de herramienta u otra.

No obstante, lo que he pensado es definir una serie de áreas que son importantes para cualquier emprendedor y de esta forma seleccionar las mejores herramientas gratuitas en cada una de estas secciones.

Las secciones elegidas son:
Contabilidad.
Gestión de Proyectos2.
Análisis y Seguimiento de la Competencia.
CRM.
Búsqueda de información.
Creación de Presentaciones.
Reuniones por videoconferencia.
Creación de imágenes e infografías.
Otros recursos interesantes para emprendedores.
Otras herramientas gratuitas para emprendedores.
Herramientas gratis para la contabilidad

1.- Kolab.org1

Herramienta de contabilidad muy fácil y sencilla de utilizar, que te ofrecerá la facturación y un seguimiento controlado del gasto. Esta herramienta es totalmente gratuita para las pequeñas empresas.

2.- QuoteBase

Podrás crear presupuestos en formato PDF y personalizarlo incluyendo tu propio logotipo, así como trabajar en red con los miembros de tu equipo.

Quotebase una herramienta muy útil para crear presupuestos de forma colaborativa.

3.- Expensify

Con esta aplicación podrás llevar un mejor control del gasto en cualquier transacción bancaria o de tarjeta de crédito. Captura kilometraje y otros gastos facturables.

Expensify lo podrás instalar en cualquier dispostivo móvil del mercado ya que es compatible con iPhone / iPad, Android, WebOS / Palm y teléfonos BlackBerry.

4.- Outright

Herramienta con la que podrás controlar los ingresos y los gastos. Permite importar los datos de nuestras transacciones desde todas las cuentas ligadas a un negocio (eBay, Etsy, Amazon, PayPal, tarjetas de crédito, cuentas bancarias)
Herramientas gratis para gestionar proyectos

5.- Trello

Herramienta con la que podremos gestionar un proyecto simple de manera muy eficaz y sencilla, y donde intervienen varios trabajadores de mi empresa.

No te pierdas este completo manual realizado por Daniel Cootingo donde aprenderás a cómo utilizar esta herramienta.

6.- Assembla

Es una herramienta recomendada para la gestión de proyectos de desarrollo. Dispone de un sistema tickets que son asignados a cada persona del equipo, en el que se incorpora la dificultad de la tarea, así como las horas de trabajo para realizarla.


La versión gratuita te permite crear un solo proyecto con ilimitados usuarios y respositorios y 1 GB de almacenamiento.

7.- Producteev

Herramienta que podrás utilizar de manera gratuita y con la que podrás crear tareas y recibir notificaciones de las mismas a través del correo, mensajería instantánea o iPhone.

Ahora puedes crear proyectos de una manera sencilla y aumentar la productividad de tu empresa

8.- Bitrix24.com


Plataforma que pueden utilizar emprendedores y pequeñas empresas, y que permite lacomunicación y la colaboración online de proyectos.

Podrás obtener información, guardar y buscar documentos en la nube, tener a disposición una intranet local, además de servicio de correos.
Herramientas gratis para analizar y seguir la competencia

Analizar la competencia es algo fundamental que tiene que realizar cualquier emprendedor, ya que podemos obtener datos y acciones útiles para incluirla en nuestra Estrategia de Marketing Online.

9.- Follow.net


Con esta aplicación gratuita podrás seguir las menciones que realizan a la competencia, de esto podrás identificar cuáles son los usuarios más activos y tratar de atraerlos a nuestra comunidad de seguidores, también obtendremos un análisis básicos con las visitas mensuales de la competencia, su mejores posiciones en buscador google, la procedencia del tráfico de visitas, etc.

Podrás instalar este plugin en el navegador e utilizarlo de forma muy fácil y sencilla.


10.- Woorank

Es una de las herramientas más completas para hacer un informe de nuestra competencia, obteniendo datos muy interesantes acerca del SEO y las Redes Sociales. También la podemos utilizar para que conocer los errores a corregir y algunos consejos para mejorar.

De forma gratuita la herramienta solo te permite un análisis al día y con algunas limitaciones.


11.- SEMrush


Es sin duda una de las mejores herramientas para analizar la competencia y con grandes funcionalidades para analizar a fondo del SEO y el SEM de cualquier negocio. La versión gratuita de SEMrush aunque es muy limitada nos aporta datos generales de la competencia que son muy útiles como pueden ser; visitas que recibe desde el buscador Google, número de keywords mejor posicionadas así como alguna de ellas, etc. Esta aplicación es imprescindible.


12.- MetricSpot

Una herramienta totalmente gratuita con la que podremos realizar un completo análisis SEO o Social de nuestra competencia. Esta aplicación es muy recomendable.

Analiza cuáles son los contenidos más populares de tu competencia en Twitter

13.- QuickSprout Website Analyzer

Podrás realizar un análisis comparativo de tu web con otras 3 de tu sector. El análisis se hace en base a 4 criterios; estimación de visitas, optimización SEO, velocidad de página y el número de marcadores sociales de las entradas.

Para el análisis he utilizado los Blogs de los siguientes compañeros del sector; Luis Villanueva,Rubén Alonso y José Facchin.

Herramientas gratis de CRM

14.- Streak


Quizás sea uno de los CRM más sencillos y prácticos de utilizar sobre todo cuando manejamos un número no muy grande clientes.

Streak es una extensión diseñada para poderla integrar dentro de nuestro correo de Gmail y pretende ser una buena alternativa para cubrir las necesidades de las pequeñas empresas en la gestión de clientes.

La aplicación también funciona con Google Apps y es ideal para realizar un buen seguimiento de aspectos relacionados con la atención al cliente.

15.- Molecule CRM


Se trata de un CRM muy completo, gratuito y en español y con el que los emprendedores podrán acceder a funcionalidades como; centro de contactos, incidencias, gestión comercial, marketing, RRHH, proyectos e informes.

Ventajas:
Gran cantidad de módulos.
Interfaz gráfica agradable.
Gráficas e informes de buena calidad.
Varias opciones de soporte técnico.

Herramientas gratis para las Redes Sociales y la Comunicación

16.- LinkedIn

Conecta con otros profesionales del sector y mejora tu imagen de marca como profesional. Linkedin es una red social para profesionales, por lo que es imprescindible para cualquier emprendedor que se precie.

17.- Twitter

Red Social muy profesional donde cualquier persona que quiera emprender su empresa puede conectar con otros emprendedores de su misma temática o similar.

Twitter es la mejor forma de llegar a cientos de miles de personas en pocas horas, es sin duda una de las Redes Sociales con mayor viralidad y una de las más instantáneas.

18.- GotFreeFax.com


Servicio de Fax que te permite enviar hasta 3 páginas de forma gratuita (máximo 2 faxes al día). Alguien puede pensar que esto de los fax es una comunicación obsoleta, pero lo cierto es que según el tipo de negocio puede llegar a ser una de las formas de comunicación más habituales.


El servicio online de envío de fax solo es válido para U. S. y Canadá.

19.- Skype

Esta herramienta la podrán utilizar los emprendedores para comunicarse gratis con cualquier ordenador en el mundo. Es muy recomendable esta herramienta para crear un canal de atención o soporte de la propia empresa.
20.- SurveyMonkey


Realiza encuestas o investigaciones de mercado a través del correo electrónico de una manera sencilla.

21.- HootSuite

Herramienta gratuita que podrás gestionar y programar tus publicaciones en Redes Sociales con el objetivo de ganar y ahorrar tiempo.
22.- MailChimp


Herramienta con la que puedes gestionar la newsletter de la empresa y gestionar la lista de suscriptores del Blog. En mi opinión es la mejor herramienta gratuita del mercado para el envío masivo de correos.
23.- Bitly


Además de acortar enlaces para publicar nuestros contenidos en las Redes Sociales, nos mostrará una completa analítica social de nuestras publicaciones. Una herramienta imprescindible para cualquier persona.
Herramientas gratis para encontrar información interesante

24.- Feedly

Herramienta básica con la que seguiremos toda la actualidad de los principales Blogs de nuestra temática. Estar a la última en las tendencias de nuestro sector es fundamental pero necesitamos una herramienta que nos muestre solo las novedades y aquellos contenidos que no hemos leído.

25.- Google Alert


Con esta herramienta podrás crear alertas para analizar la reputación de tu propia marca y saber cuándo te mencionan, así como para conocer los últimos contenidos sobre los temas que más nos interesan.
26.- Keyhole.com
Con esta herramienta podrás analizar y encontrar los contenidos más populares de una temática en concreto, así como los usuarios más influyentes en el último día, los últimos 7, 14, 30, 60 y 90 días.

Herramientas gratis para crear imágenes e infografías

27.- Pixlr


Aplicación online totalmente gratuita con la que podrás crear imágenes para incorporar en tus presentaciones o informes.

28.- Picmonkey

Herramienta online con la que podrás crear imágenes de una manera muy sencilla y sin conocimientos de diseño.
29.- Piktochart


Esta es mi herramienta preferida para crear infografías partiendo de unas plantillas básicas que podremos utilizar de manera gratuita.

30.- Easel.ly

Herramienta con la que podrás crear infografías, casi “sin despeinarte” y de una manera muy sencilla.
Herramientas gratis para crear presentaciones

31.- Prezi

Es sin duda la mejor alternativa a las presentaciones en Powerpoint, y sin duda una de lasmejores herramientas gratuitas para crear presentaciones espectaculares para tus reuniones o eventos.

La podemos utilizar en Windows, Mac, iPad y iPhone, y también puedes usarlo desde la web sin necesidad de instalar nada.
32.- Powtoon

Herramienta con la que podrás crear presentaciones en vídeo. Puedes utilizarla de manera gratuita e ilimitada, y la cantidad de plantillas listas para usar es enorme y de gran calidad.
33.- Emaze


Esta herramienta es más parecida a prezi, pero quizás dispone de más plantillas gratuitas con la que podrás crear fantásticas presentaciones con animaciones y efectos geniales.
Herramientas gratis para realizar reuniones por videoconferencia
34.- HipChat

Herramienta que se puede utilizar de forma gratuita y nos permite realizar reuniones de trabajo colaborativo entre varios miembros de una misma empresa o negocio. Es un sistema ideal para emprendedores que viajan mucho y tienen que realizar reuniones virtuales de trabajo.

Con esta aplicación podrás tener:
Salas de chat permanentes.
Opción de compartir pantalla.
Opción de compartir archivos al arrastrar y soltar.
Conversaciones en salas públicas o en privado.
Videoconferencias.
Historial completo de conversaciones.
y más.
35.- Fuze Meeting

Se trata de una herramienta de videoconferencia colaborativa que se puede utilizar tanto para reuniones de trabajo como para impartir cursos de formación online.

La versión gratuita te permite conectar hasta 25 personas a la sesión de videoconferencia, por lo que es una herramienta imprescindible para pequeñas empresas y emprendedores. También podrás grabar las sesiones.


La herramienta dispone de app para dispositivos móviles por lo que te podrás conectar desde cualquier parte.
Otras herramientas gratuitas para emprendedores
36.- Evernote


Es el bloc de notas perfecto, que almacena todo tipo de información y está disponible en el móvil, en el PC, en el portátil o en el iPad.
37.- Boomerang

Boomerang es una aplicación perfecta para mejorar la eficiencia y la productividad al gestionar nuestro email.

Esta herramienta gratuita no es otra cosa que un plugin para Chrome, Firefox y Safari, y nos permite aprovechar al máximo el tiempo que normalmente le dedicamos a leer y escribir correos electrónicos.

¿Recibes muchos correos al día y le dedicas horas a leer y contestar correos?

Si este es tu caso necesitas probar Bommerang.
38.- Rapportive


Es una herramienta gratuita creada hace cuatro años y que en 2012 compró LinkedIn.

Lo que hace es que sustituye los anuncios de la columna de la derecha de tu correo de gmail por información sobre tus contactos:
Foto
Localización

Biografía
Redes sociales
39.- Dashlane

Dashlane el mejor administrador de contraseñas y la billetera digital más segura del mundo…

CLICK TO TWEET

La cantidad de herramientas online que utilizamos en la actualidad y lo recomendable que es utilizar diferentes contraseñas, así como cambiar estas cada cierto tiempo, hacen fundamental e imprescindible para cualquier emprendedor disponer de una herramienta que administre y gestione estas contraseñas de manera segura.
40.- F.lux

Quizás nos pueda parecer una aplicación que quizás no tenga cabida en este listado de lasmejores herramientas gratuitas para emprendedores, pero lo cierto es que, para aquellos que pasamos muchas horas delante de una pantalla de ordenador es fundamenta que podamos regular correctamente los colores de nuestro monitor, y con ello podamos descansar la vista.

mercoledì 27 maggio 2015

6 alternativas donde buscar cuando Google no es suficiente

El principal problema no solo es que lo que buscas esté en Google, sino separar el grano de la paja. Pues más de un billón de páginas están indexadas.
Si el refranero popular no ha caído totalmente en desuso, un dicho nuevo podría ser "Si no está en Google, no existe".
Pero, ¿es cierta esta afirmación? ¿Se puede hacer algo cuando no encuentras lo que buscas en Google?
El gigante creado por los estadounidenses Larry Page y Serge Brain hace casi 20 años indexa más de un billón de páginas web. Pero el problema puede no ser tanto que lo que buscas no esté ahí, sino que lo encuentres.

Por tanto, a veces podemos necesitar buscadores especiales, que no son tan conocidos pero pueden ser realmente útiles.

Buscador de información científica

Uno de los grandes problemas de la red es separar el grano de la paja.
A veces puedes estar interesado en encontrar información especializada o científica, que te asegure una veracidad y al teclear en Google puedes navegar durante horas entre páginas de economistas, chamanes, biólogos y cuñados que se mezclan en alegre combinación.

Lea también: Cómo Google censura las búsquedas sobre Estado Islámico

Una forma de encontrar estudios serios sobre materias académicas es navegar en portales que recopilan a modo de repositorios este tipo de información especializada procedente de investigadores de universidades e instituciones reputadas.
Para buscar información académica de calidad y evitar páginas de chamanes y cuñados, lo mejor es usar repositorios como Social Science Research Network.
Así, si estás interesado en las Ciencias Sociales, puedes buscar estudios de economía, derecho, humanidades, etc., en el portal Social Science Research Network, situado cada año entre los mejores del Ranking Web of World Repositoires.

Si son las ciencias naturales lo que te interesan, los estudios de más calidad se pueden encontrar, por ejemplo, en scienceresearch.com que utiliza una "tecnología de búsqueda federada" dentro de la Internet Profunda para ofrecer resultados de calidad en tiempo real, según promete en su web.
También se puede encontrar información especializada en las investigaciones de Latinoamérica en la Red de Repositorios Latinoamericanos que coordina la Universidad de Chile.


Buscador de tuits

Las redes sociales son ya un elemento clave de Internet. Los estudios muestran que cada vez consumen más parte del tiempo que pasamos conectados a Internet. Millones de mensajes fluyen en todas direcciones cada día.

Las redes sociales copan gran parte de nuestro tiempo en Internet, pero buscar contenidos en ellas es dificil: Topsy te ayuda a buscar tuits.
Un buen ejemplo es Twitter. Según sus datos, se envían unos 500 millones de tuits diarios. Sin embargo, tratar de buscar estos mensajes puede producir un fuerte dolor de cabeza.
Quien promete resolver este hándicap esTopsy, un buscador que permite localizar tuits desde el año 2006 en adelante.
Puedes buscar tuits de un tema específico, de un usuario en particular, incluir palabras claves, etc.
Su versión básica es gratuita.


Buscador de fotos libres de derechos

En Google hay millones de fotos. Grandes, pequeñas, bonitas, feas, de dudoso gusto y de las temáticas más variadas.

El problema es que si necesitas fotografías para un blog personal o para una presentación de empresa o para un trabajo universitario, puedes no ser tan fácil encontrar fotografías libres de derechos de autor, que no hagan que infrinjas la ley o qué puedan costarte un dineral.
Para buscar fotos libres de derechos es muy útil el buscador decreativecommons.org que rastrea imágenes con este tipo de licencias gratuitas de organizaciones independientes.
Y no sólo eso, también ofrece la posibilidad de buscar música, vídeos y textos de similares condiciones.

Buscar con privacidad

Una de las grandes polémicas que envuelven a Google es la privacidad. Qué hace con la información que dejamos en nuestras búsquedas o en las cuentas de correo de su servicio Gmail.

Una de las polémicas que envuelve a Google es la privacidad, y sus competidores tratan de abrirse hueco por ahí.
Si buscas marcas de zapatos te aparecerán anuncios de esto por doquier, y sobre lo que escribes en tus emails… lo mejor es dejar hablar a la propia compañía:
"Las personas que utilizan el correo electrónico hoy en día no deben sorprenderse si sus correos electrónicos son procesados por el proveedor de correo electrónico en el curso de la entrega", reconoció la compañía en un juicio por una demanda de espionaje a internautas en EE.UU.

Lea también: ¿Quién quiere ser olvidado en internet?

Una alternativa para navegar con confidencialidad es el motor de búsqueda duckduckgo.com, quien asegura que no registra la información del usuario.

Creado en 2011 por el científico Gabriel Weinberg, la empresa sostiene que cifra la transmisión de datos y que no usa cookies para recolectar información sobre la ubicación del usuario. Y no revela las búsquedas, sostiene.

Buscar en el pasado

Otro problema a la hora de buscar en Internet es que a veces vas a buscar algo que encontraste una vez y cuando vuelves… ¡fue borrado!

Para resolver eso existe el buscador Waybackmachine, que en realidad es un archivo de Intenet que te ofrece esos contenidos que han desaparecido.

Lo lleva haciendo desde 1996 y en ese tiempo ha archivado más de 40.000 millones de páginas.

Con este buscador uno puede navegar hacia el pasado y ver cómo se veía –y qué decía– un sitio web determinado, en un momento específico de la historia.

Para ello basta poner el nombre de la página de interés y luego elegir los archivos disponibles en un calendario que identifica los momentos en que se hizo una copia de la misma para la posteridad.


¡Que no te cuelen fotos falsas!

Por lo general, buscamos fotografías escribiendo unas palabras clave que nos muestran fotos relacionadas. Pero, ¿y si necesitamos saber si una foto ha aparecido publicada antes o no?

Para ello tenemos Tin Eye, una buscador que promete esta búsqueda a la inversa de forma gratuita: subes una foto o el link de una foto, y te dice dónde encontrarla o si ha aparecido antes (incluso con modificaciones) gracias a una tecnología de reconocimiento digital.

En 2011 esta foto falsa de la muerte de Bin Laden circuló por importantes medios. Gracias a Tin Eye podemos comprobar si una foto ya se publicó antes.

Los motivos para querer hacer algo así pueden ser variados: si eres fotógrafo, puedes querer comprobar que no usen tus fotografías sin tu permiso; y si eres un lector de prensa crítico, seguramente puedas comprobar que ningún medio de comunicación te muestre una foto de algo que en realidad ha sucedido en otro tiempo (queremos pensar que por error).

¿Se acuerdan de la foto de Bin Laden muerto?

En 2011 una agencia publicó una fotografía en la que aparecía el supuesto sangrante cadáver del fundador de Al Qaeda, y numerosos medios mostraron la misma foto.

Finalmente se demostró que era un montaje, que la foto fue publicada un año antes, que era de otra persona en otra zona de conflicto. Si hubieran utilizado Tin Eye, quizá no hubieran cometido ese error.

venerdì 15 maggio 2015

The Evolution of Classroom Technology

The Evolution of Classroom Technology
Classrooms have come a long way. There’s been an exponential growth in educational technology advancement over the past few years. From overhead projectors to iPads, it’s important to understand not only what’s coming next but also where it all started.

We’ve certainly come a long way but some things seem hauntingly similar to many years ago. For example, Thomas Edison said in 1925 that “books will soon be obsolete in schools. Scholars will soon be instructed through the eye.” I’m pretty sure this is exactly what people are saying these days about the iPad.

Also in 1925, there were “schools of the air” that delivered lessons to mil

lions of students simultaneously. Scroll down to find out how that worked (hint: it wasn’t by using the Internet!)

Here’s a brief look at the evolution of classroom technology. Do you have a piece of technology that you think should be included? Tweet @edudemic or let me know in the comments and I’ll be sure to add it to the timeline! **Updated to include items suggested in the comments! Videotapes, Pens, Copiers, and more!**


http://www.edudemic.com/classroom-technology/

giovedì 30 aprile 2015

7 mosse per trovare lavoro grazie a Internet

La crisi ha reso sempre più difficile trovare un lavoro. Un aiuto, però, secondo il giornalista e formatore Riccardo Maggiolo può arrivare dal web. A patto di saperlo utilizzare: "Al momento è come avere uno smartphone e usarlo solo per mandare sms". Ecco allora sette consigli dell'esperto per servirsi di questa preziosa risorsa e aumentare le proprie chance di trovare un impiego.

Il lavoro sta diventando un'utopia in Italia, con la disoccupazione che ha raggiunto il record storico del 13,4% (Istat). "Le statistiche dicono però anche che ci sono 500.000 posti di lavoro disponibili nel nostro Paese", sottolinea il giornalista e formatore Riccardo Maggiolo, autore di un libro ricco di consigli utili per orientarsi nel nuovo mercato: Job Search 2.0(Franco Angeli Editore). "Quei dati sono un chiaro segnale che dobbiamo cambiare modo di cercare lavoro. Ci ostiniamo a puntare tutto sul curriculum, ma solo un 5% delle persone trova un'occupazione grazie a quest'ultimo, mentre ben il 70% lo fa attraverso qualcuno che conosce". Una raccomandazione? "No, quello che intendo è un onesto incontro tra domanda e offerta: tra chi possiede delle competenze e chi ne ha bisogno per la propria attività", chiarisce. "E internet è il mezzo migliore per potenziare questa preziosa rete sociale. Purché impariamo a utilizzarlo: al momento è come avere uno smartphone e usarlo solo per mandare sms". Ecco allora sette consigli dell'esperto per trarre il meglio dalla rete e trovare lavoro.

1. Espandi la rete
"Allarga i tuoi contatti su LinkedIn, Facebook e Twitter, purché siano di qualità. Non ti serve fare numero, procedi in modo mirato: non stai cercando un lavoro qualsiasi, ma il lavoro giusto per te, quindi crea un collegamento solo con le persone con cui hai un'affinità professionale e con le quali riesci a instaurare un rapporto di effettivo scambio. Una buona rete sociale arriva al massimo a contenere 200 persone, il resto sono relazioni occasionali che distraggono e fanno perdere tempo. Fai bene attenzione a presentarti in modo che il tuo profilo sia interessante e autorevole. Quindi abbi cura del tuo personal branding e fai in modo che per gli addetti del settore sia facile risalire a te. Renditi visibile, credibile e appetibile (nel libro ci sono tutti i trucchi pratici per farlo, nda)".

2. Mostra e dimostra
"Il classico cv non produce risultati. E la cosa è comprensibile: assumere una persona tramite una fredda sintesi di competenze, oltre che essere rischioso, è poco accattivante. È un po' come chiedere a una persona di sposarci mostrandole solo la nostra carta d'identità. Dare una prova concreta di cosa sai fare è il modo migliore per dimostrare al datore di lavoro il tuo valore. Se produci qualcosa di fisico (mobili, oggetti, frutta e verdura) il consiglio è scattare delle foto o girare un video che ti vede in attività e pubblicarlo online. Se, invece, non crei beni materiali ma idee e servizi, metti su un blog oppure un account Twitter o una pagina Facebook dove postare commenti o tutorial dove argomenti le tue competenze".

3. Discuti dei tuoi interessi
"Inizia a frequentare il giro giusto: le persone che fanno trovare lavoro sono quelle con cui condividi interessi e aspirazioni. Quindi segui forum e gruppi a te affini o se non ne trovi creane tu uno. Dimostrando la tua professionalità sul web avrai la possibilità di costruire relazioni che possono dare vita a nuove inattese opportunità".

4. Assumi il datore di lavoro
"Non aspettare che il mestiere dei tuoi sogni ti venga a cercare. Sta a te scegliere l'azienda in cui vorresti lavorare, quella cui pensi potresti offrire un vero vantaggio competitivo. Poi inizia a studiarla: ripercorri la sua storia, le tappe importanti raggiunte, i momenti difficili e i punti deboli, chi sono i dirigenti, quali sono i valori aziendali in modo da capire meglio come proporti. E poi quando arriverai al colloquio non sarà una fredda interrogazione, ma un dialogo tra due parti informate. Fai in modo che il datore si senta scelto e che veda in te un valore aggiunto".

5. Crea un progetto
"Un progetto è più efficace di qualsiasi cv, perché è la prova tangibile di quello che sai fare e del vantaggio che potresti offrire all'azienda, come ad esempio risolvere un problema o creare una nuova opportunità di guadagno. Non sei una delle tante persone che cerca un impiego, ma un professionista che fa la differenza. Chiedere la possibilità di presentare un nuovo progetto, invece che un colloquio, ti pone in un'ottica differente rispetto a un comune candidato. Anche se non ci sono posizioni aperte è probabile che ti riceveranno. E così avrai superato il primo ostacolo per farti conoscere".

6. Auto-candidati
"Cerca di entrare in contatto con una persona che lavora in azienda o ne conosce una che lo fa. Essere presentati da qualcuno ti permette di evitare la diffidenza nei confronti di un candidato che non si conosce. Se non riesci proponiti in modo autonomo. Insisti con cortesia per avere un incontro, almeno tre volte. Se non succede nulla, passa alla prossima azienda".

7. Esci
"Cercare lavoro è come fare sport: se sei solo e poco motivato tendi a non farlo. Se, invece, sei in compagnia le cose cambiano: costanza e disciplina sono qualità che si mantengono più facilmente insieme agli altri. Confrontarsi, parlare, suggerirsi a vicenda non solo aiuta a trovare l'impiego che fa per te, ma mette al riparo dal rischio depressione nei momenti di stallo. E poi più sono le antenne e più facile è captare nuove opportunità. Una buona idea è iscriversi a un Job Club nella tua zona (www.job-club.it), un gruppo di persone che si riuniscono per darsi una mano a trovare l'occupazione ideale e che si avvale del sostegno gratuito di psicologi del lavoro e orientatori. Perché l'unione, nel mondo del lavoro, fa la forza, e la differenza".

http://d.repubblica.it/attualita/2015/04/29/news/trovare_lavoro_consigli_rete_internet-2580756/?ref=HRLV-15


lunedì 27 aprile 2015

Sempre e continuamente ci alfabetizziamo ......


I quiz del Corriere - Google sa tutto  di noi, e voi cosa sapete di Google?

Quando un servizio online è gratis significa che il prodotto venduto sei tu. Regola aurea del Web che a un impero come Google si applica alla perfezione: la Big G offre una quantità anche difficilmente calcolabile di servizi, tutti gratuitamente. Lo s
cambio più o meno manifesto è con i nostri dati: chi siamo, cosa ci piace, dove navighiamo e come ci muoviamo. Negli ultimi giorni se n’è parlato molto, soprattutto a seguito della scelta di Google stessa di farci vedere cosa sa di noi: non solo i servizi di trasparenza-monitoraggio già presenti (qui come consultarli, ed eventualmente disattivarli in 6 mosse), ma la novità di poter scaricare lo storico delle nostre ricerche degli ultimi 5 anni.
Incrociando tutti questi dati, e i molti altri forse meno evidenti ed evidenziati, si ha la netta impressione che Google sappia davvero tutto di noi. Anche i nostri pensieri. Ma noi cosa sappiamo di Brin, Page e Schmidt? Ecco di seguito un gioco in 20 domande per scoprirlo. Come detto, è solo un gioco. La consapevolezza sulla nostra privacy lo è un po’ meno. Buon divertimento.


http://www.corriere.it/tecnologia/cyber-cultura/15_aprile_24/quiz-corriere-google-sa-tutto-noi-56986ba6-ea88-11e4-850d-dfc1f9b6f2f5.shtml#ancora


Copia il link e rispondi ....


lunedì 13 aprile 2015

Idee 128. Il prestigio degli insegnanti e la qualità dell’istruzione

Ho la sensazione che finora se ne sia parlato ancora troppo poco e in maniera frammentaria. Eppure, l’ha segnalato anche l’OCSE: sistemi scolastici eccellenti appartengono a paesi che valorizzano l’istruzione e gli insegnanti.
Un buon pretesto per tornare a parlarne è la recente assegnazione del primo Global Teacher Prize. Qui di seguito, in alcuni brevi paragrafi, metto insieme un po’ di fonti e provo a darvi conto delle finalità del premio, di alcune storie esemplari di insegnanti straordinari, dell’organizzazione e dei motivi che stanno all’origine dell’iniziativa (come mai c’è un imprenditore dell’istruzione privata globale? E di chi si tratta?) e, infine, dello status riconosciuto agli insegnanti nei diversi paesi.

Il Nobel della scuola. Il Global Teacher Prize (qui il sito) è un premio annuale del valore di un milione di dollari che vengono versati nel corso di dieci anni, a patto che l’insegnante vincitore continui a lavorare per almeno altri cinque anni dopo la vincita. È rivolto ai docenti innovativi e capaci di prendersi cura dei loro allievi, preparandoli a essere cittadini globali in un mondo nel quale saranno a contatto con persone di religioni, culture e nazionalità differenti. Capaci, inoltre, di offrire modelli originali di eccellenza per la professione dell’insegnante.
Il premio, insomma, si propone di rendere visibili pratiche eccellenti e modelli di ruolo positivi, di valorizzare la figura dell’insegnante e, di conseguenza, di incentivare i ragazzi a scegliere la carriera dell’insegnamento. Sembra un approccio convincente.

Storie esemplari. Qui la cronaca della premiazione con un ritratto della vincitrice, che afferma:“Ho cambiato il modo di insegnare, ho fatto innovazione senza chiedere il permesso a nessuno“. I suoi allievi leggono 40 libri all’anno, scelti secondo il gusto e gli interessi personali.
Tra gli altri finalisti: la cambogiana Phalla Neang, inventrice di un metodo per insegnare ai ragazzi ciechi, l’afgano Azizullah Royesh, che promuove l’istruzione femminile e ha lottato con le sue studentesse contro lo stupro legalizzato, l’americano Stephen Ritz, che nel deserto di povertà del Bronx meridionale fa crescere orti e muri verdi. Dico davvero: guardatevi la sua Ted conference e scoprite che tipo è.

Due italiani tra i primi 50. In questo primo anno sono arrivate al premio oltre 5000 segnalazioni.Due gli italiani tra i cinquanta finalisti. Daniele Manni insegna da 28 anni informatica presso l’Istituto Tecnico Economico Costa, a Lecce. Da sempre destina il 50% delle ore di lezione
ad argomenti che non appaiono nei programmi ministeriali: innovazione, creatività, cambiamento. Aiuta i suoi studenti a creare nuove imprese nel turismo, nel settore agroalimentare, in campo informatico. Li incoraggia a occuparsi di temi sociali. Leggete questa intervista.
Daniela Boscolo insegna inglese in provincia di Rovigo, all’Istituto Tecnico Economico Colombo di Porto Viro. Fa l’insegnante di sostegno e ha escogitato metodi innovativi per lavorare con i ragazzi disabili. Nel 2010 ha vinto il premio italiano “miglior insegnante dell’anno”. Ha inventato il supermercato a scuola e un corso di cucina: “la didattica deve andare oltre le lezioni frontali”, dice. Leggete questa intervista.

Chi ha inventato il premio. Sunny Varkey, imprenditore e filantropo, nasce nel Kerala, in India, ma vive a Dubai, un posto stranissimo anche oggi: una quinta di neon e grattacieli in mezzo al nulla. Riesco a stento a immaginare come potesse essere negli anni Settanta, appena dopo la scoperta del petrolio avvenuta nel 1966.
Dopo essersi trasferiti a Dubai i genitori di Varkey insegnano inglese e nel giro di pochi anni aprono una scuola. Varkey comincia a occuparsene negli anni Ottanta. In seguito crea una rete di scuole private nel mondo arabo. Poi apre scuole in Inghilterra, e poi in India, Kenya, Uganda, Egitto, Svizzera, Stati Uniti, Cina… oggi, scrive Huffington Post, Varkey ne gestisce 132 sparse in diverse nazioni, con oltre 142.000 studenti provenienti da 151 paesi e oltre 11.000 insegnanti. Le scuole vanno dall’asilo al 12 grado di istruzione secondo la scala americana (17 anni, il termine della scuola secondaria, che negli Stati Uniti dura quattro anni).
Nel 2010 Varkey apre la sua fondazione filantropica, la GEMS Foundation. Bill Clinton ne è presidente onorario. In rete si trovano poche interviste a Varkey: qui ce n’è una rilasciata a Gulfbusiness nel 2013.

L’importante è arrivare. Lo scrive il New York Times: Varkey dice di non essere stato un alunno studioso, e non è laureato. Le sue scuole hanno costi diversi, ma vogliono offrire la medesima educazione di qualità. La differenza sta nelle dimensioni delle classi, che per soluzioni più economiche superano i 30 allievi, e nella disponibilità di strutture accessorie. “È come sugli aerei”, dice Varkey ” c’è la prima classe e c’è la classe economica.” Ma arrivi a destinazione comunque. L’approccio sembra interessare soprattutto i genitori immigrati delle classi medie che, specie nei paesi in via di sviluppo, non hanno molte alternative.

Rispetto per gli insegnanti. Può apparire curioso che sia proprio Varkey, un imprenditore dell’istruzione privata, ad avere così a cuore un tema di pubblico interesse com’è quello del rispetto e del riconoscimento del valore degli insegnanti. Eppure, a pensarci bene, la cosa ha un senso, sia sotto il profilo filantropico sia sotto quello imprenditoriale.
La Varkey Foundation censisce lo status degli insegnanti in 21 paesi: in Italia siamo agli ultimi posti (diciottesimi su 21). Qui il rapporto completo. Qui, invece, un’infografica di sintesi.
Questo articolo esce anche su internazionale.it. Se vi è piaciuto potreste leggere anche:
Quanto deve cambiare la scuola del duemilaLinguaggio ed emarginazione: la sfida da 30 milioni di parole

http://nuovoeutile.it/prestigio-degli-insegnanti/

lunedì 16 febbraio 2015

Ebook e libri IN ITALIANO: 10 siti dove scaricarli gratis e lecitamente

Sei alla ricerca di ebook gratis in italiano per il tuo Tablet o eReader?

Molti siti mettono a disposizione tantissimi ebook, nei vari formati .pdf, .epub, ecc.., in modalità gratuita ma nella maggior parte dei casi tutti in lingua straniera.

Abbiamo selezionato, tra le centinaia di proposte fornite gratuitamente dal web, tutti gli ebook in ling
ua ITALIANA, in modo da soddisfare le esigenze di chi, purtroppo, non ha una conoscenza approfondita di lingue straniere per potersi permettere di leggere un classico, un romanzo o qualsiasi altro genere in lingua non italiana. Elenco dei 10 siti in cui trovare EBOOK gratuiti ed in lingua italiana:
BookRepublic

BookRepublic è la libreria italiana specializzata in ebook ed è un’iniziativa di Bookrepublic s.r.l.
Ultimabook

La libreria di Simplicissimus Book Farm – Ebook store online di titoli italiani e stranieri
Amazon

Poche presentazioni: il colosso della vendita online, offre la possibilità di scaricare gratuitamente libri classici di autori molto importanti e prestigiosi.
InMondadori

L’e-commerce dell’Arnoldo Mondadori Editore ha più di 40.000 titoli disponibili gratuitamente.
Manuali

Nasce come portale per l’apprendimento e la manualistica on-line e si rivolge soprattutto ad utenti curiosi di apprendere, a studenti, a semplici appassionati di Informatica ed Internet alla ricerca di novità. Tutto fedelmente gratuito.
Letteratura Italiana

Blog in collaborazione con Einaudi Editore dov’è possibile scaricare gratuitamente la maggior parte dei titoli editi Einaudi. Opere di autori classici.
Ebook Gratis

eBookGratis.net è un portale dedicato all’hosting e alla ridistribuzione di ebook e produzioni digitali di diverso genere. Tutto gratuito ed in italiano!
Feed Books

Libreria digitale con parecchi titoli molto interessanti, e gratuiti.
Gutenberg Italia

Il primo produttore in assoluto di ebook gratuiti. Il progetto Gutenberg da cui molti altri siti e blog si sono ispirati. Grandissima quantità di ebook gratuiti, di qualsiasi lingua, ovviamente anche quella italiana (il link è settato come ricerca di testi in italiano)
ManyBooks

Altro sito con quasi 300 titoli italiani gratuiti.

http://www.youreduaction.it/ebook-gratis-in-italiano/